20 aprile 2013

Huguinho, Zezinho e Luisinho

Chi si ricorda questa puntata e trova il numero del classico dove è stata raccolta, se lo giochi al lotto.

I nipotini, stanchi delle angherie subite, scappano dallo zio Paperino. Nel loro vagare si trovano a dover chiedere ospitalità ad un vecchio signore, dall'aspetto distinto e rassicurante. Egli dimostra tutta la sua disponibilità e mette a disposizione la sua grande villa. Nell'accompagnare i nipotini nel giro di perlustrazione mostra loro tutte le cose che ci sono da fare. Le sue intenzioni sono buone, ma le sue parole, espressione di solo metà dei suoi pensieri vengono male interpretate da Qui Quo e Qua. Infatti, ad esempio, mentre mostra l'immenso giardino, trascuratissimo e pieno di sterpaglie dice: - "Ecco il mio giardino, ultimamente non me ne sono più interessato ed ora si trova nelle condizioni pietose che vedete con i vostri occhi, ma ora che ci siete voi... " - e pensa "farò tornare il giardiniere, gli farò ripulire e sistemare tutto, in modo che questi cari ragazzi abbiano tutto il posto che serve loro per giocare e divertirsi all'aria aperta". Mostrando le cucine, invita i ragazzi a cenare con lui, ma può offrire loro solo poca cosa, perché anche le cucine versano in uno stato di abbandono, e le dispense sono quasi vuote, così dice loro: - Questo è il solo cibo che vi posso offrire, come vedete vivo solo e non c'è nessuno che cucini per me, ma ora che ci siete voi..." e pensa che richiamerà subito quei bravissimi cuochi e camerieri che lo servivano quando ancora dava valore alla propria vita, così che avrebbero preparato e servito i cibi più buoni ai suoi nuovi ospiti. I ragazzi invece, sempre più intimoriti e sconcertati, vengono accompagnati alla loro stanza. Una stanza enorme ma vuota. Il vecchio signore dice loro - "Ragazzi, io vi auguro la buona notte, dormite bene, perché domani ci sarà da divertirsi!" e se ne va. Appena fuori dall'uscio pensa "Accidempoli, mi sono dimenticato di dire ai ragazzi che i letti devono essere tirati dall'armadio... ma va bene così, sono ragazzi svegli, se ne accorgeranno immediatamente.". Invece i ragazzi, trovatisi in una stanza vuota come il loro stomaco si dicono che quello dove sono capitati è un inferno, che questo vecchio profittatore spremerà le loro forze per fare quei lavori dai quali sono scappati, moltiplicati per la dimensione della nuova casa. E propendono per tornare da quel negriero di zio Paperino.

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