20 luglio 2011

Pisa e la sua Banana Tower

Mi ha sempre divertito sentire i turisti dire mentre programmavano le vacanze "Allora 3 giorni a Firenze, 2 a Pisa, 2 a Siena, ...". E poi arrivati a Pisa si accorgono che scesi dalla stazione, passati per corso Italia, Ponte di Mezzo, le borgate, piazza dei Cavalieri e via Santa Maria per arrivare a Piazza dei miracoli (totale 120 minuti) hanno visto praticamente il 90% di ciò che c'era da vedere.
L'Arno è lungo 241Km. Ipotizziamo che da Firenze a Pisa scorra per 180Km e che la sua velocità in superficie sia di 25Km/h. Questo vuol dire che se lanciamo una barchetta da Ponte Vecchio, circa 7 ore più tardi dovremmo poterla veder passare sotto ponte di mezzo che è dove ho fatto la foto.
Piazza dei Cavalieri è nota perché ci sorge sopra la Scuola Normale che ha visto studiare tra le persone italiane più illustri, nonché alcune delle più grandi menti che sono state poi assorbite dai paesi esteri appena se n'è compreso il valore. Purtroppo il quoziente d'intelligenza non è mai stato un requisito per l'ingresso nella classe politica. Non tutti sanno che di fronte c'è la mitica casa dello studente del "Pacinotti". Dalle finestre più in alto si usava disturbare i concerti con le fameliche trombe del giudizio, infernali e rumorosissimi ordigni costruiti con bottiglie di plastica e bastoni di scopa cavi.
In piazza dei miracoli per i motivi che ho introdotto bisogna passarci il tempo. I modi sono sostanzialmente due, farsi la solita foto dove fai vedere agli amici che la torre stava in piedi perché la reggevi tu, o fermarsi a mangiare i waffels, il tipico dolce tedesco. Se hai molti soldi puoi entrare nelle varie basiliche, battisteri etc. Dio vuole i tuoi soldi, con tutta la sua onnipotenza non riesce neanche a tener su quattro mattoni.
Personalmente quando devo aspettare il treno preferisco buttarmi sul prato a prendere il sole che è bello dappertutto e a studiare un po' di caratteri o leggere un bel libro.
La torre ha ospitato anch'essa un personaggio davvero importante, ovvero Galileo che la sfruttò per provare che la gravità non dipende dal peso, cosa alla quale oggi credono solo gli ecclesiasti, insieme alla terra piatta e ad Adamo ed Eva. Ma molti non sanno una cosa ancora più interessante. La torre di Pisa non è solo storta, ma è anche storta. Cioè se la si raddrizzasse, sarebbe storta lo stesso perché, visto che cominciò a sprofondare dalla costruzione del secondo piano, poi si dovette raddrizzare salendo verso l'alto. Roba di massima ingegneria insomma. Il suo primo costruttore, si narra, si buttò dal secondo piano appena vide Pisa nella sua interezza.
Dai miei toni forse si evince che Pisa non l'adoro. Come il resto dei Toscani d'altronde. La differenza tra pisani e toscani è che i toscani si odiano l'uno con l'altro. C'è da sempre un campanilismo infantile e sfegatato. I pisani si odiano anche tra di loro. Credo che odino la vita oltre che tutto ciò che li circonda. Ma non sono uno psicologo quindi il mio giudizio è assolutamente soggettivo.

2 commenti:

Amarildo Gazov ha detto...

L'è sempre uno spasso passare qualche minuto a leggere i tuoi diari di viaggio.
Ora ho una voglia matta di farmi un giro di almeno almeno un quarto d'ora a Pisa.
Ti sei comprato un ebook reader cinese?

(puff pant ma che fatica la burocrazia da battere per postare un commentino!)

wayl ha detto...

Non li dovrei neanche chiamare viaggi... sono ben altri i "viaggi" e in ben altra compagnia. ;) Questi giorni ho solo voglia di scrivere.

Per i commenti è strano, al momento sono aperti al massimo possibile!